….qualche buona notizia…Parco delle Cave, altri due laghi al traguardo…
https://www.bresciaoggi.it/territori/brescia/parco-delle-cave-altri-due-laghi-al-traguardo-1.8611764
L’incredibile volontà di continuare a sfregiare un territorio già pieno di cicatrici…ha un che di morboso.
Noi contrasteremo per quanto tutto possibile questa ulteriore e grottesca richiesta che minerebbero l’ormai defnito parco delle cave….speriamo che anche le istruzioni cittadine facciano la loro parte…
un progetto fotocopia di quello della Castella 2, appena bocciato dal Consiglio di Stato perché localizzato in un contesto territoriale già pregiudicato a livello ambientale e sottoposto
a fattori di rischio e di pressione fortemente impattanti…Garda1 ci riprova chiedendo una nuova autorizzazione…il NO assoluto del Codisa espresso in un comunicato agli organi di stampa…
Di seguito potete trovare le nostre osservazioni al Piano Provinciale Cave trasmesso alla Provincia di Brescia.
Un bel documento sul nostro Parco delle Cave
Ecco il link https://codisa2004.files.wordpress.com/2020/12/speciale-parco-cave.pdf
Pubblichiamo sotto, la risposta che abbiamo inviato nella “rete”, alle infamanti dichiarazioni rilasciate dalla pagina Facebook della associazione Brescia Solidale e Libertaria.
Bella la parodia, ci ricorda BALLE SPAZIALI: una parodia con tanti effetti speciali…
Siamo del Co.Di.S.A. la tanto vituperata associazione ambientalista che ha la forza di dirsi d’accordo con le amministrazioni che stanno realizzando quello che da vent’anni sognano i bresciani della zona sud-est, piena di superstrade, fabbriche pesanti, bitumifici discariche e veleni.
Perché naturalmente gli ambientalisti VERI sono quelli comunque CONTRO.
Quelli a favore sono “lacché”, perché poi il potere si sa è sempre OSCURO (tipo morte nera)
Si, forse anche noi siamo di quei bresciani, che a dire degli autori del post non capiscono niente di ambiente, di POLMONE VERDE (slogan lanciato da noi) etc. etc.
Ma in realtà non è così, non solo per noi ma per le migliaia di persone che si sono succedute a dar sostegno alla nostra associazione in quasi vent’anni di attività. E di questo li ringraziamo perché altrimenti il Parco delle Cave non sarebbe potuto nascere. Noi abbiamo collaborato con tutti, ma proprio tutti, anche con i presunti estensori di questo post. Coloro i quali avendo (da sempre) la Verità in tasca emettono giudizi insultanti quanto inappellabili e soprattutto indelebili: chi sbaglia, diventa sbagliato per sempre (ad es. gli imprenditori), ma quali 3 gradi di giudizio!? sentenze immediate e gogna mediatica a vita.
Forse siamo di fronte ad una nuova categoria di hater: gli ambientalisti odiatori.
Loro sognano la morte di quelli che non la pensano come loro, un bello tsunami e via uomini e pesci (oh cavolo): e il campo è libero!
Odiano in nome dell’ambiente! Loro si… NON COME…
Ma hanno anche degli evidenti vuoti di memoria, proviamo ad aiutarli (è più forte di noi ci viene da essere collaborativi).
Agli albori del millennio (forse l’ho presa troppo larga) in questa zona c’erano molte persone che subivano ma pochissime persone che si volevano mettere in gioco per migliorare l’ambiente, noi nascemmo proprio nel 2001. Il nostro nome dice che la difesa della salute deve partire dalla cura per l’ambiente. Ed ecco il nostro lavoro costante e irriducibile per contrastare le emissioni delle fabbriche, dalle acciaierie ai bitumifici, ridurre il traffico, chiudere le cave senza farci delle discariche, suggerendo proposte concrete sul riciclo, diffondendole nelle scuole per fare educazione ambientale. Abbiamo chiesto ed ottenuto studi epidemiologici ad ATS, campagne di ARPA sulle polveri fini e tanto altro. Ah dimenticavamo all’eroico presidio contro l’amianto ha partecipato anche il nostro attuale presidente, andato a dare una mano (senza bandiera) per un sentito (allora) obiettivo comune.
Una dimenticanza anche per l’autore del “j’accuse”: di quella discarica i nostri eroi ne avevano saputo solo da una nostra assemblea a Sanpolino, dove eravamo andati a sensibilizzare la popolazione del problema. Allo sgombero del presidio, il CODISA, per dar seguito alla lotta ha fatto a suo nome causa al TAR, con un contributo economico anche dei presidianti.
Ma per onestà bisogna dire che il contenzioso l’ha risolto l’Amministrazione attuale con un delicato accordo politico con la proprietà, e per la prima volta un’attonita Regione Lombardia, si è vista giungere una richiesta di restituzione di autorizzazione concessa.
Una leggenda metropolitana ci risulta essere anche la distruzione di massa di piccoli animali data dai lavori nel parco, infatti una zona arborea non fu volutamente toccata dai lavori, e quella è potuta fungere da zona di rifugio temporaneo. Tra l’altro abbiamo proposto all’Amministrazione, che l’ha già messo a bilancio, la costruzione di corridoi ecologici tra i Laghi del Parco e relative piste ciclabili.
La nostra (aberrante) idea di Parco è semplice: ricongiungere la città con la Natura, ecco perché contrariamente agli “assolutisti” sono tutti benvenuti: persone, animali e vegetali. Tutto ciò va compiuto nel tempo con la fiduciosa pazienza del contadino che attende la maturazione del suo campo. Qui il campo è di Natura e Società umana che devono riconciliarsi, per cui non servono strappi ed insulti ma capacità di far convergere sempre più persone e forze verso un rispetto profondo di tutti, per costruire una sensibilità “ecopacifista”, a cui noi orgogliosamente ci ispiriamo.
Per chi fosse interessato ad approfondire il tema ecco il link della pagina Facebook da cui è possibile la lettura delle dichiarazioni.
….dopo oltre 10 anni di progettazione partecipata siamo arrivati alla festa di inaugurazione della prima area del Parco delle Cave di Brescia sarà il più grande d’Europa: il 28 aprile l’inaugurazione…a partire dalle 11, sarà inaugurato il Parco delle Cave con una grande festa, aperta a tutta la cittadinanza.
Ingressi per la festa: via Bettole, via Brocchi, via Canneto e via Cerca.
Tante le iniziative in programma:
– 10.00 Biciclettata con partenza Piazza Paolo VI
– 11.00 attività sportive per i bambini delle scuole della città
– 11.30 inaugurazione con interventi del Sindaco Emilio Del Bono e degli assessori
– 14.00-15.00: Hoochie Coochie duo Sergio Benzoni & Matteo Cervi (Brescia in blues)
– 15.30-16.30: Serena Coal
– 17.00-18.00: Enzo Paolo e i turchi
– 18:30-19:30: Jannacci duo
– DJset a cura di MusicalZoo Per l’intera giornata
LE ATTIVITA’:
– navigazione con dragonboat
– prove gratuite di canoe e kayak
– laboratori per bambini e attività di animazione
– laboratori costruzione aquiloni
– Stand informativi delle Associazioni aderenti alla Consulta per l’ambiente
– lezioni gratuite di nordicwalking e allenamenti running
– barche a vela radiocomandate
– STAND INFORMATIVI A cura della Associazioni presenti per illustrazione progetti GERT e Ortolibero
ANGOLO RISTORO:
– Stand enogastronomici con prodotti del territorio aderenti al progetto Eastlombardy
-Foodtruck
– spiaggia attrezzata con lettini e gazebo
– Bibliobus
Dopo innumerevoli incontri tra gli enti, il CoDiSa in audizione presso la commissione ambiente con le fotografie della zona umida che verrebbe distrutta, dopo le osservazioni/controdeduzioni che hanno portato al PREAVVISO DI RIGETTO dell’istanza della V.I.A. dato finalmente l’11 novembre 2014;
scopriamo che in data 28 luglio presso la sede della Giunta Regione Lombardia a Milano,
la società Castella Srl ci RIPROVA
ed in quella sede esporrà di nuovo le sue tesi per poter raggiungere il suo obiettivo di convertire la cava in una MEGA discarica di rifiuti, tra i più pestilenziali, alle porte di Brescia ed a qualche centinaio di metri da Buffalora.
Dopo aver appena sventato la discarica di amianto, ancora una serie di imprenditori privati e SOCIETA’ PUBBLICHE, insistono sul territorio al confine di Brescia, dove è stato provato ormai inconfutabilmente che la pressione sull’ambiente ha superato ogni limite di guardia.
Una grave minaccia per gli abitanti di Brescia sud e per il neonato parco delle cave che si vedrebbe piazzata una discarica di immani proporzioni.
Il Co.Di.S.A. Ha chiesto di partecipare alla conferenza dei servizi e poter valutare ogni atto di questo nuovo iter, che ha già dei contorni di nebulosità perchè nella stessa lettera di convocazione della conferenza si cita la vecchia procedura, per la quale non si capisce se chiusa definitivamente, e contemporaneamente ne sembra citare una nuova di recente pubblicazione sulla stampa di cui non si è ancora trovato traccia sul registro della regione
La nostra associazione invita i cittadini e tutte le istituzioni ad adoperarsi per respingere con fermezza questo ulteriore tentativo di distruggere habitat preziosi come quello della cava Castella in cui nidificano avifauna rarissima.